Cnhi. Fiom: scioperiamo per il lavoro e il futuro dell’industria in Italia

Stampa

“Si è svolto oggi con il Mise l'incontro in conference call con la direzione aziendale di CNH Industrial per monitorare l'accordo quadro del 10 marzo sul piano per i lavoratori degli stabilimenti italiani del gruppo.

L’incontro si è chiuso con la decisione di tutti i sindacati di dichiarare lo stato di agitazione e 8 ore di sciopero a luglio per realizzare e confermare quanto previsto dall’accordo per tutelare l’occupazione e gli investimenti per l’innovazione necessaria al futuro dei lavoratori di CNHi a partire dall’Iveco di Brescia, Construction di Lecce e la PWT di Foggia, visto che già i lavoratori di Pregnana e San Mauro sono in una situazione di ristrutturazione e reindustrializzazione.

La situazione di CNHi è emblematica per il nostro sistema Paese. E' da tempo che chiediamo al Governo un piano di politica industriale per l'automotive ma continuiamo a vivere di emergenze affrontate dall'unità di crisi del Mise e l'assenza di un tavolo concreto per il rilancio senza il quale l'Italia pagherà un prezzo in Europa in termini di industria. Abbiamo di fronte due strade: investire su innovazione e occupazione o accompagnare la crisi.

Pertanto è indispensabile che il Governo convochi un tavolo con i Ministri competenti per garantire investimenti e occupazione e gli ammortizzatori sociali per affrontare il percorso.

Il tempo è ora, la proprietà di CNHi confermi il piano e il governo garantisca gli strumenti necessari per il futuro occupazionale”.

Lo dichiara Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

Roma, 24 giugno 2020