Industria Italiana Autobus. Fiom: rilancio industriale da consolidare, il Mise ci convochi

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“Si è tenuto oggi in video conferenza l’incontro sollecitato da Fim, Fiom e Uilm sulla situazione industriale di Industria Italiana Autobus alla presenza dell’amministratore delegato Giovanni De Filippis e del responsabile delle relazioni sindacali Saverio Lopes.
L’azienda ha dichiarato che, nonostante la crisi Covid-19, il 2020 si chiuderà comunque con un risultato migliore rispetto allo scorso anno con la maggioranza di autobus prodotti negli stabilimenti di Bologna e Flumeri a differenza di quanto accaduto nel 2019 dove il numero maggiore è stato prodotto in Turchia.
Continuano anche se a rilento e con ritardo, anche per effetto del Covid, i lavori di messa in sicurezza degli stabilimenti.
Nel sito di Flumeri si stanno completando i lavori mentre a Bologna ci sono ancora criticità che devono essere superate.
Sul lato degli investimenti l’impianto di cataforesi installato a Flumeri dovrebbe essere operativo per fine luglio.
Ci sono alcuni problemi sui tempi di fornitura di motori e bombole che però dovrebbero essere risolti entro metà luglio.
L’amministratore delegato ha inoltre comunicato che l’azienda ha fatto ricorso al prestito di 35 milioni, previsto nel decreto liquidità e garantito da Sace, per superare una fase di scarsa liquidità.
In poco più di un anno si è passati da un’azienda sostanzialmente fallita a discutere di investimenti, dinricerca e sviluppo sull’ellettrico e assunzioni. Sono infatti stati assunte 40 lavoratrici e lavoratori a Flumeri e anche a Bologna l’azienda procederà a nuovi ingressi.
La Fiom ritiene positivo l’incontro anche se c’è ancora molto lavoro da fare e per mettere realmente in sicurezza l’intero perimetro aziendale bisogna accelerare.
È necessario poi che il Mise, sollecitato più volte dalle organizzazioni sindacali, convochi le parti. La ricerca del socio industriale ancora non ha portato novità e in un sistema industriale colpito pesantemente dalla crisi devono essere messi a disposizione tutti gli strumenti per tutelare, lavoratrici e lavoratori, stabilimenti e prodotto di una azienda che ha imboccato la strada del rilancio ma che ancora non è del tutto stabile”.

Lo dichiarano Simone Marinelli, coordinatore nazionale per la Fiom-Cgil, Sandra Ognibene segretaria Fiom-Cgil Bologna e Giuseppe Morsa, segretario generale Fiom-Cgil Avellino

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

Roma, 24 giugno 2020