Misure fiscali per il welfare aziendale

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[Art. 12 decreto legge 9 agosto 2022 n. 115 (decreto Aiuti - bis)]

 

Limitatamente al periodo d’imposta 2022, non concorrono a formare reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale entro il limite complessivo di 600 €.

Possono quindi essere agevolate anche le somme erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale entro il limite complessivo di 600€. Per utenza domestica deve intendersi sia il contratto di fornitura riferito all’abitazione principale di residenza o meno, sia al lavoratore dipendente.

Ai fini dell’esenzione fiscale è necessario che il datore di lavoro acquisisca e conservi la documentazione comprovante l’utilizzo delle somme da parte del dipendente in coerenza con la finalità per le quali sono state corrisposte.

È invece irrilevante il fatto che le somme erogate coprano o meno l’intero costo.

Viene ribadito che l’agevolazione prevista per il cosiddetto bonus carburante del valore massimo di 200€ si aggiunge al beneficio fiscale dei 600€ raggiungendo nel 2022 la somma complessiva di 800€.

Il decreto non stabilisce che ai fini dell’applicazione dell’esenzione, i beni debbano essere offerti alla generalità o a categorie di dipendenti.

Attraverso specifici interpelli è stato precisato che:

Il rimborso dei costi sostenuti dai dipendenti in Smart Working per il consumo di energia elettrica per l’utilizzo di un computer e di una lampada o di alcuni materiali di consumo (acqua e materiali vari di consumo), non concorre a formare reddito di lavoro dipendente.
Questi sono considerati a tutti gli effetti riferibili a consumi sostenuti nell’interesse esclusivo del datore di lavoro.

L’offerta ai dipendenti del servizio di ricarica dell’auto elettrica è esente, senza alcun limite quantitativo, avendo lo specifico scopo di promuovere un utilizzo consapevole delle risorse e comportamenti responsabili dei dipendenti verso l’ambiente.
Il ricorso alla mobilità elettrica rientra di fatto tra le finalità di educazione ambientale.

Ufficio sindacale Fiom-Cgil nazionale

Roma, 29 agosto 2022

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