Oggi la Corte costituzionale, dichiarando ammissibile anche solo uno dei sei referendum richiesti – quello contro i permessi e le concessioni a “vita” delle trivellazioni per la ricerca di giacimenti di gas e petrolio – ha detto no al tentativo del Governo di impedire che venisse soddisfatta la volontà di tante persone, associazioni, comitati e Consigli regionali che in questi mesi si sono battute per affermare la possibilità di una nuova idea di sviluppo, alternativa a quella che vuole l'utilizzo delle fonti fossili per soddisfare il fabbisogno energetico.
Per Maurizio Marcelli, responsabile nazionale Fiom per l’Ufficio Salute, Ambiente e Sicurezza,“l'impegno per ottenere lo svolgimento degli altri referendum deve continuare, ma la campagna per conquistare la vittoria a questo referendum deve iniziare da subito e la Fiom, come ha fatto nelle settimane passate, sarà con il movimento 'NoTriv' per conquistare il consenso a questa battaglia, che è anche quella di tanti lavoratori metalmeccanici.”
“Sostenere il 'no' alle trivellazioni nel mare non vuol dire solo tutelare l'ambiente ma anche affermare che è possibile una nuova idea di sviluppo, fondata sulle energie rinnovabili che non modificano il clima e non determinano danni alla salute e in un contesto di vera democrazia, dove le istanze dei cittadini e delle persone non siano cancellate a favore degli interessi dei grandi gruppi finanziari.”
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 19 gennaio 2016