Amianto. Riconoscimento del diritto alla rivalutazione contributiva

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A fronte di pratiche avviate dai nostri legali o dai legali del patronato Inca, a favore di lavoratori, per il riconoscimento del diritto alla rivalutazione contributiva del periodo di accertata esposizione al rischio da amianto vi inviamo in allegato un commento dell'avvocato Massimiliano Del Vecchio relativo alla sentenza n. 2773 del 12/2/2015 della Corte di Cassazione che dichiara la definitiva prescrizione del diritto alla  rivalutazione.

E' importante che le strutture territoriali verifichino le pratiche eventualmente sospese o ancora non proposte al fine di interrompere il decorso del termine di prescrizione decennale e avendo l'accortezza di avviare l'eventuale azione giudiziaria entro tre anni dalla presentazione della domanda all'Inps, previa la decadenza.

La sentenza di febbraio della Cassazione è l'ultima in ordine di tempo che interviene sulla prescrizione, strumento che via via ha permesso di ridurre se non cancellare un diritto costituzionale dei lavoratori, dimenticando che il “beneficio previdenziale” era il mezzo per ridare dignità alle persone.

Le sentenze, in questo decennio, dei vari tribunali e in particolare della Cassazione interpretando variamente il diritto alla rivalutazione per il lavoratore che è stato esposto all'amianto, una volta come diritto autonomo, una altra volta come diritto accessorio hanno prodotto in conclusione la negazione di un diritto per tutti i lavoratori esposti come era definito dalla legge 257 del 1992.

Anche per queste conclusive e “ tombali “ sentenze è opportuno che si chiarisca ai lavoratori eventualmente interessati che oggi non ci sono elementi che possano permettere di pensare che sia possibile far accedere ai benefici tutti i lavoratori che ne sono stati esclusi per diverse ragioni.

A maggior ragione dobbiamo denunciare i comportamenti illeciti e truffaldini di sedicenti sindacati e avvocati che previo ricevimento del mandato da parte dei lavoratori dichiarano che si sono aperte nuove  possibilità di ottenere i benefici che in verità non esistono.

 

Il Responsabile Ufficio SAS

Maurizio Marcelli