Catalogna. La polizia non è una soluzione, dialogo e negoziati subito!

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Nelle ultime settimane, CCOO e UGT hanno fatto diversi appelli per smorzare la tensione e trovare una soluzione negoziata al conflitto di legittimità che potrebbe avere luogo se il referendum fosse andato avanti e se le azioni legali e di polizia non si fossero fermate.

 Né una cosa né l'altra è accaduta e oggi, il 1 °ottobre, quello che tutti avremmo dovuto prevenire è diventato realtà.   Il segretario generale del CCOO, Unai Sordo, ha dichiarato che "il tempo darà la prospettiva del fallimento collettivo che viviamo".  Al suo fianco, il segretario generale UGT, Pepe Álvarez, ha ricordato che "questo è un conflitto politico e ha bisogno di soluzioni politiche”.

 L'intervento del governo e del sistema giudiziario statale non è stato sotto standard proporzionali e ha mostrato il suo volto più repressivo, contribuendo con la sua eccessiva forza ad aumentare la tensione. La soluzione della polizia non è la soluzione.

 La mobilitazione sociale in Catalogna è stata indiscutibile e esprime, senza dubbio, l'esistenza di un conflitto politico che non può essere gestito unilateralmente dal governo catalano, o esclusivamente da un punto di vista amministrativo e giudiziario. Ancora meno quando, alla fine, questi ultimi risultano in pure azioni di polizia che alimentano il conflitto.

Chiediamo che la situazione sia riportata indietro in uno scenario di dialogo tra partiti politici e governi; la via d’uscita sono i negoziati, la discussione e la democrazia.

Quando il peggio è accaduto, insistiamo nel richiamare quanti hanno le maggiori responsabilità da entrambi i lati del conflitto a desistere dall’adottare nuove misure che possano accrescere lo scontro.

Facciamo un nuovo appello a rimpiazzare la strategia della tensione e del conflitto con un nuovo dialogo e con la negoziazione.

 

Dichiarazione di UGT e CCOO

 

1° ottobre 2017