Il giorno 6 novembre 2015, presso la sede della Confindustria di Firenze, si sono riunite la Direzione l’Aziendale e le Rsu di Thales Italia, unitamente a Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil Nazionali e Provinciali. All'ordine del giorno dell'incontro: aggiornamenti sul piano industriale e normativa trasferte.
Le parti hanno convenuto nel riprendere il processo di armonizzazione delle trasferte, interrotto anni fa, in un contesto più ampio che includa anche la questione delle missioni nei paesi a rischio. A tal proposito è stato stabilito di formare una commissione tra azienda e Rsu che, nell'arco di un periodo definito di tempo, proponga soluzioni sull'argomento.
Nel corso dell'incontro è stata evidenziata l'importanza dello sviluppo professionale, effettuato nel contesto dell'accordo IDEA, e finalizzato alla formazione/aggiornamento del personale su tecnologie e tematiche funzionali all'implementazione del futuro piano industriale. Si è deciso per questo di attribuire alla Commissione anche il compito di affrontare le tematiche inerenti lo sviluppo professionale in una ottica di prospettiva industriale.
Le Organizzazioni Sindacali e le Rsu hanno comunicato all'azienda la necessità di affrontare anche l’esigenza di riprendere un confronto sulla contrattazione aziendale.
Infine, l'azienda in riferimento al piano industriale e senza entrare nel merito della situazione attuale del sito di Chieti (e cessione del ramo d'azienda Starmille), ha rimandato il discorso a un "piano strategico” che presenterà all'incontro del 20 novembre p.v., che si terrà al Ministero dello Sviluppo Economico.
Su questo punto, come Organizzazioni Sindacali e come Coordinamento Nazionale RSU pensiamo che il piano che l'azienda presenterà dovrà fare chiarezza sulle prospettive di tutta la Thales in Italia e sugli investimenti conseguenti per il mantenimento delle attività e delle sedi di Thales Italia.
Sulle basi di quanto comunicherà l'azienda all'incontro del Mise, valuteremo insieme a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori la situazione e le eventuali iniziative da prendere. Su questo punto sarà ancora una volta importante il ruolo attivo delle istituzioni.
FIM, FIOM, UILM NAZIONALI
Roma, 11 novembre 2015