Alenia Aermacchi. Documento del coordinamento nazionale Fiom

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Venerdì 6 marzo 2015, a Roma, si è riunito il coordinamento nazionale Fiom Alenia Aermacchi per discutere del piano industriale presentato dalla direzione aziendale nel corso dell'incontro con le organizzazioni sindacali nazionali il 26 febbraio scorso.

Per quanto riguarda gli aspetti finanziari l'Azienda ha comunicato che il bilancio 2014 si chiuderà con i parametri finanziari chiave (EBITA, Cash flow, Ordini, Ricavi e Investimenti) in miglioramento sia rispetto al budget sia rispetto alle ultime previsioni trimestrali.

Sotto questo punto di vista l'azienda afferma di essere, anche per le prospettive del 2015, già in linea con le direttrici indicate dal piano di riorganizzazione Finmeccanica.

Per gli aspetti industriali, l'azienda ha annunciato le principali linee strategiche sui prodotti e gli interventi previsti.

In generale si prevedono consolidamento ed aumento delle quote di mercato sia per il civile che per il militare Per tutti i prodotti e programmi l'azienda prevede di realizzare significativi recuperi sul lato dei costi di produzione: 

ATR: aumento quota di mercato ATR 72; miglioramento del prodotto e del rate produttivo. Revisione in aumento della partecipazione in ATR e valutazione del lancio Velivolo 90 posti.

Addestratori e Trasporto militare: mantenimento leadership di mercato; recupero marginalità; sviluppo versioni dual Role; accrescimento del ruolo di OEM per sistemi aeronautici

Collaborazioni internazionali: mantenimento della presenza nel campo dei velivoli per la difesa come integratore in un settore ad alto tasso tecnologico; massimizzazione del coinvolgimento e delle ricadute nel programma JSF.

UAS: conferma del posizionamento internazionale; guidare convergenza del cliente italiano sul requisito europeo.

Aerostrutture: recupero di redditività e aumento di volumi e contenuto tecnologico.

SSJ 100: riposizionamento per redditività non soddisfacente e inadeguata crescita industriale. 

Customer support e services: rafforzamento in tutti i programmi e per tutti i prodotti sia civili che militari.

Discontinuità: uscita da programma Bombardier C-series (impennaggi); uscita da programma SF 260; ridefinizione perimetro ATR versioni speciali e valutazione partner; 

Inoltre, nel corso dell'incontro, l'azienda ha annunciato l'intenzione di trasferire la produzione del C27J dallo stabilimento di Capodichino a quello di Caselle. Conseguentemente, il sito di Capodichino verrebbe ceduto ad Atitech, azienda attiva nelle stesse aree aeroportuali nel settore delle manutenzioni dei velivoli civili, insieme alle attività di produzione relative agli ATR versioni speciali e alle attività di completamento delle commesse C27J fino al trasferimento a Caselle delle stesse.

Per la stessa operazione, Alenia Aermacchi ha dato disponibilità a cedere ad Atitech anche il sito di Tessera con i circa 130 addetti ancora in organico.

Dal punto di vista organizzativo, l'azienda ha comunicato che la centralizzazione delle strutture di supporto e staff, indicata nel piano di Gruppo, è già stata realizzata sulla base delle linee previste in merito dal piano 3R. 

Perciò non sono previsti ulteriori interventi né organizzativi né occupazionali in queste aree.

Continuerà inoltre l'attività di razionalizzazione della Supply chain e del procurement, con particolare riferimento al rapporto con fornitori e ditte di appalto, con l'obiettivo di una ulteriore riduzione dei costi.

Attraverso specifici investimenti, in particolare per le attività di aerostrutture, l'azienda valuta di ottenere significative riduzioni del costo orario.

È in programma anche una razionalizzazione delle ingegnerie, non meglio specificata.

Sui carichi di lavoro 2015 non sono stati forniti dettagli specifici né per sito né per prodotto. L'azienda prevede comunque carichi adeguati per tutti i siti e programmi con una criticità per il sito di Foggia dovuta principalmente alla chiusura del programma impennaggi Bombardier C-series che sarà compensata attraverso internalizzazione e riallocazione di attività.

Il coordinamento nazionale Fiom di Alenia Aermacchi esprime forte preoccupazione relativamente alla mancanza, nel piano descritto, al di là degli ottimistici annunci, di interventi che determinino una significativa evoluzione dei prodotti e un miglioramento del ruolo e della presenza dell'azienda nei mercati di riferimento 

Lo stesso piano, infatti, coerentemente con l'impostazione già vista per il Gruppo Finmeccanica, si limita a confermare esclusivamente interventi sui parametri finanziari e sulla riduzione generale dei costi e non indica una chiara strategia da seguire per il raggiungimento degli obiettivi individuati né le risorse necessarie per sostenere le azioni annunciate.

In questo quadro, le preoccupazioni già manifestate nei vari siti aziendali non possono che essere confermate e ulteriormente alimentate:

Per Venegono, la scarsità di risorse dedicate al completamento del M345 ne stanno rallentando il vero lancio e non si vede un cambio di tendenza in questo senso.

Inoltre, per le produzioni in corso, l'esternalizzazione di attività anche ad altissimo valore aggiunto (come quelle di progettazione e sviluppo) già in atto e, peraltro, priva di un criterio comprensibile, si conferma come strumento prevalente, tutto a carico del peggioramento delle condizioni di lavoro.

Per Torino e Caselle si conferma la preoccupazione determinata dalla mancanza di iniziative di sviluppo, sia dirette che nell'ambito di programmi di collaborazione internazionale, che possano garantire prospettive nell'ambito di attività ad alto valore aggiunto. Tutto ciò con particolare riferimento alle ingegnerie per le quali, il pur importante programma sul velivolo UAS non sembra sufficiente a garantirne la saturazione mentre è sostanzialmente nulla la ricaduta sulle stesse, in termini di carico di lavoro, del programma JSF.

In questo contesto, il solo annuncio del trasferimento a Caselle delle produzioni del C27J non rappresenta, da solo, in nessun modo, un elemento di prospettiva. 

Per il sito di Tessera, le valutazioni espresse sulla tenuta del programma SSJ 100 e per le prospettive di Superjet confermano, aumentandole, le preoccupazioni già suscitate dalle dichiarazioni dell'AD di Finmeccanica in merito.

Ulteriori incertezze sono inoltre alimentate dalla prospettata cessione ad Atitech rispetto al quale il coordinamento nazionale Fiom di Alenia Aermacchi esprime netta contrarietà.

Al contrario, ritiene che per il personale ancora in carico all'azienda nel sito di Tessera, debbano essere mantenuti gli impegni assunti nel piano 3R e non ancora realizzati in merito alla sua ricollocazione interna.

Per quanto riguarda i siti del territorio di Napoli, l'ennesimo annuncio rispetto ad un nuovo velivolo regionale a 90 posti, che è stato uno degli obiettivi centrali del piano 3R ma mai in questi anni concretamente perseguito, non basta a fugare i dubbi sulle prospettive di Alenia Aermacchi su questo territorio. 

Infatti, al ritardo già determinato dalla mancata attuazione di questa parte nel piano sopracitato, si aggiunge la subordinazione dell'avvio di questo programma all'acquisizione della quota di maggioranza in ATR e alle non meglio specificate condizioni di contesto e di mercato.

Affermazioni che sembrano allontanare la possibilità di un reale avvio di questo programma nel breve periodo.

Si aggiungono, inoltre, le preoccupazioni e l'allarme suscitati dall'annuncio del trasferimento del C27J a Caselle e della cessione del sito di Capodichino ad Atitech. 

Tale operazione, oltre ad impoverire complessivamente la presenza di Alenia in Campania, la priva di un asset strategico in area aeroportuale, che il piano 3R aveva definito come indispensabile per lo sviluppo del nuovo velivolo e mette a rischio le persone coinvolte nel trasferimento verso un progetto industriale, quello denominato "polo internazionale della manutenzione dei velivoli civili", ancora totalmente da definire. 

A questo proposito, così come per Tessera, il coordinamento nazionale Alenia Aermacchi esprime netta contrarietà anche rispetto alla prospettata cessione del sito di Capodichino alla Newco controllata da Atitech. Rivendica, al contrario, la piena attuazione e il rispetto di quanto previsto per i siti del napoletano dal piano 3R, compreso il completamento dell'industrializzazione e dell'ottimizzazione del processo produttivo del C27J attraverso i quali lo stesso velivolo raggiungerebbe un significativo miglioramento della redditività e potrebbe quindi essere mantenuto a Capodichino rafforzandone la missione produttiva.

Per quanto riguarda i siti dedicati ai programmi di produzione di Aerostrutture (Nola, Foggia e Grottaglie), anche alla luce di quanto affermato dal vertice di Finmeccanica in merito a queste attività, la mancanza di dettagli operativi e finanziari per la realizzazione degli annunciati obiettivi di aumento della redditività desta grande preoccupazione. Infatti, in assenza di una chiara strategia in merito, le carenze organizzative e la scelta di ricorrere all'appalto di attività in maniera disordinata e spesso incomprensibile rischiano di oscurare le potenzialità di queste attività costruendone un'immagine negativa agli occhi dei clienti e dell'azionista.

In quest'ambito, particolarmente grave appare la situazione di Grottaglie dove lo stato di perenne emergenza sta facendo precipitare i livelli di efficienza, efficacia e qualità dello stabilimento. 

Data l'importanza strategica di queste attività e la necessità di recuperare adeguati livelli di efficienza e qualità senza scaricare il peso delle iniziative sui lavoratori, il coordinamento nazionale ritiene non rinviabile un confronto specifico sull'organizzazione del lavoro al massimo livello possibile, a partire proprio dalla specifica condizione del sito di Grottaglie.

Alla luce di quanto sopra considerato, il coordinamento nazionale FIOM di Alenia Aermacchi, valuta come insufficiente l'approfondimento effettuato con la Direzione Alenia e che, a questo punto, vada ripreso urgentemente un confronto che affronti complessivamente le prospettive del Gruppo Finmeccanica. 

Tutto ciò perché, In sintesi, non ci sono elementi che garantiscano in maniera adeguata una prospettiva di medio lungo periodo che, come è noto, sono elementi essenziali in un mercato come quello dei prodotti e dei sistemi aeronautici.

Ogni decisione, anche relativa al solo settore aerospazio, andrà pertanto valutata in un quadro noto ed esplicito dei contenuti finanziari, industriali, organizzativi e occupazionali del piano di riorganizzazione di tutto il gruppo.

Il coordinamento ritiene inoltre che vada affrontata, a quel livello, anche la questione degli appalti, e dei contratti precari che, in Alenia, stanno arrivando ad un livello qualitativo e quantitativo assolutamente ingiustificato ed inaccettabile, con un continuo peggioramento delle condizioni di lavoro alle quali sono sottoposti le lavoratrici ed i lavoratori.

Il coordinamento nazionale, insieme alle segreterie nazionali e territoriali della Fiom, avvierà nei prossimi giorni, una campagna di assemblee con i lavoratori al fine di rendere consapevoli tutte e tutti rispetto alla delicatezza della situazione nonché di opportunità e criticità che, insieme alle organizzazioni sindacali e alle Rsu, andranno affrontate a partire dalle prossime settimane.

 

Fiom-Cgil nazionale

 

Roma, 9 marzo 2015