Nokia. Uno scenario tutt’altro che ottimistico

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FISTEL-CISL SLC-CGIL UILCOM-UIL

Segreterie Nazionali

 

Mercoledì 27 aprile si è svolto, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, il previsto incontro con la direzione Nokia Italia. Si è trattato del primo incontro dopo la riunione dei comitati europei a Helsinki in cui è stato annunciato il piano di ristrutturazione della nuova società.

La direzione aziendale ha esposto per sommi capi la nuova organizzazione, prefigurando uno scenario tutt’altro che ottimistico: il mercato mondiale delle telecomunicazioni sarebbe in calo del 4%; la quota di mercato di Nokia in Europa, dove l’azienda punta ad essere il leader, non è soddisfacente.

Per quanto riguarda la presenza in Italia, la direzione si è limitata a ribadire la conferma delle attività di Ricerca e Sviluppo nelle trasmissioni ottiche e nei ponti radio. Inoltre ha confermato la chiusura della sede di Cassina de Pecchi con il trasferimento degli addetti a Vimercate.

Le organizzazioni sindacali presenti (FIM, FIOM, UILM per i metalmeccanici e FISTEL, SLC e UILCOM per le telecomunicazioni) hanno sollecitato il governo a:

All’azienda abbiamo chiesto di presentare un dettagliato piano industriale sulle prospettive di Nokia in Italia, prima di qualsiasi discussione su eventuali esuberi, al momento tutti da dimostrare, e che, stando ai documenti presentati a Helsinki, deriverebbero in buona misura dalla volontà di delocalizzare numerose attività in paesi a basso costo.

Inoltre è necessario confermare gli impegni assunti in occasione delle ultime cessioni di rami d’azienda, che riguardano centinaia di lavoratori.

Entrambe le aziende preesistenti, sia Alcatel-Lucent che la vecchia Nokia, vengono da pesantissimi processi di ristrutturazione, conclusi con licenziamenti, che evidentemente non sono serviti a “mettere in sicurezza” i posti di lavoro rimasti.

Il MiSE, rappresentato dal dott. Castano, ha confermato l’impegno a seguire la vertenza e continuare a monitorare anche le attività oggetto di recenti spin-off; ha espresso la necessità di procedere con un’analisi di dettaglio del piano industriale e delle sue ricadute in Italia, ed ha invitato l’azienda ad astenersi da azioni unilaterali durante questa fase di approfondimento.

Il prossimo incontro è stato fissato per il 23 maggio prossimo.

 

Fim, Fiom, Uilm nazionali

Fistel, Slc, Uilcom nazionali

 

Roma, 28 aprile 2016