Alstom: una situazione articolata

Stampa

logo ffu-ok

Mercoledì 17 giugno 2015, presso l’Assolombarda, si è svolto l’incontro del Coordinamento nazionale sindacale e la Direzione aziendale di Alstom Italia. Nell’incontro si è trattato delle ricadute dell’operazione con GE per la parte Power e Grid, circa 800 dipendenti in Italia e 65 mila nel mondo, ma anche delle prospettive di ciò che resterà Alstom, cioè il settore Transport (costruzione, manutenzione e riparazione treni, segnalamento, infrastrutture e catenarie) che in Italia occupa 2500 lavoratori e 28 mila nel mondo.

Proprio a causa dell’operazione in corso con GE e dei vincoli dovuti ai pareri delle Autorità Antitrust nei vari paesi, la Direzione aziendale non ha potuto fornire dati sull’andamento economico e finanziario.

La Direzione aziendale ha invece spiegato che, a livello mondiale, è stato deciso che in attesa del via libera all’operazione con GE, le attività Trasport da una parte e Power e Grid dall’altra a partire dal primo settembre 2015, opereranno come se fossero due aziende separate. Questo ovviamente significa che tutti i servizi in comune (in particolare ITC e Corporate) dovranno trovare un assetto definitivo, anche mediante – ha spiegato la Direzione in risposta alle domande di parte sindacale – appositi contratti di servizio.

Nel corso della riunione sono stati illustrati i principali risultati produttivi raggiunti nell’anno fiscale 2014/2015 e i principali obiettivi per il prossimo, in particolare:

A fronte di quest’articolata situazione che inoltre evolverà nei prossimi mesi, le Organizzazioni sindacali e il Coordinamento Nazionale da un lato vigileranno sul processo di fusione in GE, anche per la tutela delle persone impegnate nei servizi condivisi, e dall’altro si attiveranno, in particolare per quanto riguarda le attività di costruzione di nuovo rotabile, in una pressione politica nei confronti del Governo per reperire le risorse per un piano d’investimenti per la flotta dei treni regionali, prodotti che servono ai cittadini pendolari e che possono innescare la ripresa economica, tutelando l’occupazione e la professionalità dei lavoratori italiani di Alstom.

 

Fim, Fiom, Uilm nazionali e territoriali

Il Coordinamento Nazionale Sindacale Alstom Italia

 

Roma, 22 giugno 2015