Lutech. L'informativa annuale conferma una nuova fase di crescita

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In data 13 marzo 2023 si è svolta l’informativa annuale, prevista dall’art 9 del CCNL, a Cinisello Balsamo, in sede Lutech.

All’incontro erano presenti: l’Amministratore Delegato, la direzione Risorse Umane e Relazioni Industriali, la Fiom Cgil nazionale e territoriali di Roma, Napoli e Milano e le Organizzazioni Sindacali del comparto commercio insieme alle RSU e alle RSA del gruppo.

Durante l’incontro sono stati illustrati i risultati conseguiti nel 2022 che confermano un trend positivo dell’impresa, nonostante un lieve ritardo in alcuni segmenti, dovuti sia allo slittamento nel 2023 di alcuni contratti che dal rallentamento dato dalla crisi dei semiconduttori.

Anche se i risultati sono contenuti, rispetto le aspettative, non lo sono per effetto di un cattivo risultato sul mercato, quanto per la scelta di aver anticipato alcuni investimenti in aree cruciali, siano tecnologiche, commerciali e di potenziamento interno, data la necessità di incrementare le assunzioni, per gestire al meglio il personale sui progetti in rilascio, che sono aumentati dopo il rallentamento pandemico.

I risultati sono stati soddisfacenti, in linea con la crescita del mercato, sostenuti sia dagli effetti del PNRR nella pubblica amministrazione, dalla crescita delle attività manufacturing che dagli investimenti nell’area digitale.

Durante tutto il 2022 sono continuate le acquisizioni digitali da parte di Lutech con 5 realtà che sono state inglobate nelle strutture verticali dell’impresa.

Tuttavia la vera novità è l’acquisizione delle attività italiane di Atos che a breve saranno ultimate e che troveranno completamento nell’unificazione delle due società il prossimo anno.

L’azienda nel rispondere ai timori espressi dalla delegazione sindacale, su eventuali effetti della fusione delle due imprese, ha sostenuto che le attività delle due non andranno in sovrapposizione anche perché i mercati nelle quali operano sono complementari.

Proprio questa caratteristica dovrebbe essere occasione di sviluppo, soprattutto per tutte la parte delivery delle due imprese.

L’azienda ha escluso tensioni occupazionali e si è dichiarata confidente di poter gestire il processo senza che si creino problemi per le persone che non dovrebbero avere impatti nemmeno legato al futuro delle sedi.

Se il processo di integrazione si completerà nel 2024, la Fiom ha chiesto che il confronto non attenda lo scattare di eventuali procedure di legge ma che prenda sostanza da subito per monitorare congiuntamente il processo di avvicinamento, poter gestire positivamente il percorso, con l’obiettivo di arrivare anche alla definizione di una contrattazione di secondo livello che copra tutto il personale e che in concreto faccia sentire tutte e tutti parte dell’azienda.

L’azienda ha dato importanti aperture che ovviamente dovranno poi trovare la prova concreta dei tavoli prima di confronto e poi di contrattazione.

Per quanto riguarda la Fiom e il suo coordinamento delle RSU, procederemo, anche insieme alle organizzazioni del commercio, a richiedere puntualmente la convocazione del tavolo, non appena perfezionato l’acquisto della società e intanto continueremo a discutere le condizioni di lavoro delle colleghe e dei colleghi a partire dal monitoraggio delle persone riallocate sul progetto, in avvio a Bari, che vedrà un importante sviluppo, anche sinergico con Atos, da subito e per i prossimi anni.

Siamo consapevoli che il processo di trasformazione dell’impresa non sarà paragonabile ai precedenti, tuttavia, forti della convinzione che relazioni sindacali avanzate siano da garanzia sia per le persone che per l’impresa, si potrebbe aprire una fase interessante di confronto, condivisione dei percorsi e soprattutto di valorizzazione del fondamentale contributo delle lavoratrici e dei lavoratori.

Fiom nazionale

Roma, 13 marzo 2023

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