La Fiom-Cgil rende noto che oggi a Ivrea, lunedì 18 luglio, si è concluso il processo di primo grado per le morti di amianto in Olivetti.
Tra i 17 imputati, il giudice ha condannato per omicidio colposo tra gli altri Carlo e Rodolfo De Benedetti (5 anni e 2 mesi), e Corrado Passera (1 anno e 11 mesi). È stato invece assolto Roberto Colaninno.
L'inchiesta riguardava la morte di tredici ex dipendenti che tra la fine degli anni '70 e '90 avevano lavorato nelle sedi Olivetti di Ivrea, Agliè e Scarmagno.
Laura D'Amico, avvocato della Fiom-Cgil, dichiara: «Esprimiamo una grande soddisfazione perché dopo un dibattimento molto duro e combattuto, soprattutto da parte delle difese, è emersa la verità ed è stata data giustizia alle vittime. La soddisfazione è data anche dal fatto che il giudice ha condannato gli imputati al risarcimenti dei danni ai privati e alle associazioni, tra cui anche la Fiom-Cgil».
Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil, dichiara: «Nulla può restituire ai propri famigliari i lavoratori scomparsi ma almeno questo processo ha fatto giustizia ed è significativo che le pene più severe siano state comminate alle figure di grado più elevato, che avevano le maggiori responsabilità nel dirigere l'impresa. Questa sentenza è però solo la chiusura di capitolo, non solo perché le statistiche dicono che purtroppo le persone continueranno a ammalarsi e morire anche nei prossimi anni, non solo perché sicuramente le difese ricorreranno in appello, ma anche perché sono già in stato avanzato i lavori istruttori di processi per altre morti di amianto in Olivetti».
Ufficio stampa Fiom-Cgil Torino
Torino, 18 luglio 2016