Almaviva: risultati 2015 e prospettive

Stampa

logo ffu-ok

Negli incontri del 21 dicembre e del 7 gennaio scorsi l'azienda, rappresentata da Antonio Amati (Divisione IT), Smeraldo Fiorentini (Divisione Transportation), Christian De Felice (Direzione Amministrazione, Finanza, Controllo e Pianificazione Strategica) con la Direzione Risorse Umane e Relazioni Industriali, assente l'A.D. Marco Tripi, ha illustrato il contesto di mercato in cui opera, i risultati economici del 2015 e le prospettive di Piano Industriale per il periodo 2016-2020.

Il contesto di mercato, sia italiano che europeo, permane stagnante o in leggera diminuzione (nel triennio: Europa: - 0,2%, Italia – 2%, in particolare P.A. fino a -4%). A questo si aggiungono il progressivo e vertiginoso calo delle tariffe ( con punte del -70%) e i continui ritardi nella messa a gara e nell'assegnazione delle attività (2 dei 4 lotti delle ultime gare Consip hanno un ritardo di oltre 6 mesi sui tempi previsti).

In questo contesto il 2015 di Almaviva S.p.A. si chiude con ricavi in calo di circa 8 milioni (approssimativamente da 309 a 301 mln) e ciò avviene per il quarto anno consecutivo: -25% dal 2011. Tale calo non è uniforme in quanto alcuni settori sono tornati a crescere mentre altri sono in diminuzione.

Nello stesso periodo il personale in forza è rimasto stabile (da 3.118 a 3.121 persone). Il costo del lavoro nel 2015 è aumentato di circa 3 milioni, tenendo conto che la solidarietà ha pesato per soli 3 mesi anziché per un anno. I dati forniti in merito alle esternalizzazioni affermano che in 4 anni sono diminuite di numero (da 883 FTE a 580 FTE) ma aumentate di costo (da 57.300 a 63.100 € procapite) mentre i dati forniti in relazione alle insaturazioni affermano che esse sono aumentate da 78 FTE nel 2013 a 120 FTE nel 2015.

Il piano aziendale 2016-2020 prevede, pur in presenza di uno scenario “molto difficile”, una crescita dei ricavi a 329 milioni nell'anno in corso e a 380 nel 2020.

Malgrado ciò, secondo le previsioni aziendali, le insaturazioni sarebbero destinate a crescere fino a 257 FTE nel 2016, con relativo incremento di costo, in presenza peraltro di 93 assunzioni aggiuntive rispetto al fisiologico turn over.

A fronte di questo quadro complessivo, l'azienda ha presentato la sua proposta, volta a ridurre di poco meno di 20 milioni il costo del lavoro che deriverebbe dal ripristino integrale degli accordi aziendali.

La proposta aziendale è la seguente:

1. cancellazione totale del trattamento pasti (mensa da pagare per intero e abolizione del Ticket Restaurant).

2. sterilizzazione degli effetti sul TFR degli importi erogati a titolo di scatti di anzianità.

Le OO.SS. e il Coordinamento Nazionale RSU hanno:

Le OO. SS. e il Coordinamento Nazionale hanno quindi stabilito di procedere ad una consultazione immediata delle lavoratrici e dei lavoratori, fissando le assemblee generali nelle diverse sedi per Martedì 12 e Mercoledì 13 gennaio per discutere il quadro prospettato dalla Direzione e definire la posizione sindacale.

A tal fine verrà presentato un Ordine del Giorno, comune a tutte le assemblee, per definire le linee guida della proposta sindacale da discutere nella successiva trattativa.

 

FIM FIOM UILM Nazionali

Coordinamento Nazionale RSU Almaviva

 

Roma, 11 gennaio 2016