Venerdì, 19 Aprile 2024

Jabil. Le linee di sviluppo prevedono licenziamenti e contratti di solidarietà

Jabil

 

Ieri, 5 ottobre 2017 presso il Ministero dello Sviluppo Economico si è tenuto un incontro tra la Direzione Jabil, le Organizzazioni e le Rappresentanze sindacali.

Nel Corso dell’incontro la Direzione aziendale ha illustrato le linee dello sviluppo di Jabil in Italia per i prossimi anni, a partire dalla prossima inaugurazione del Competence Centre.

La Direzione Jabil ha spiegato che per l’anno fiscale in corso 2017-2018 ha saturazione certa, in quanto collegata a ordini già acquisiti, per 448 FTE e che con l’acquisizione di ulteriori ordini le cui trattative hanno diversi gradi di maturazione, sarà possibile saturare ulteriori 152 FTE. Restano quindi – secondo la Direzione aziendale – 250 persone in esubero.

Per fare fronte a questa situazione, la Direzione intende ricorrere a un ulteriore anno di contratto di solidarietà al 60% per accompagnare una procedura di licenziamento collettivo su base volontaria e incentivata per massimo 400 persone.

Oltre a questo propone di “armonizzare” gli accordi integrativi e di considerare il sito di Marcianise con un’unica entità, senza più la distinzione tra “plant 1” e “plant 2”.

Infine, la Direzione ha segnalato come questo approccio alla situazione di Jabil in Italia è stato scelto perché si intende affrontare e risolvere il problema con il consenso del Sindacato e delle Maestranze.

La Delegazione sindacale ha in primo luogo chiesto alla Direzione informazioni su volumi di attività provenienti da Ericsson, che – è stato detto – sono quelli previsti dall’Accordo e nulla di più. Quindi è stato chiesto al Rappresentante del Governo, l’esito delle verifiche con la Multinazionale svedese che si era impegnato a svolgere su eventuali volumi aggiuntivi. Verifica che non ha prodotto risultati stante anche la difficile situazione dell’Ericsson, per la quale – tra l’altro – era contemporaneamente in corso proprio sotto il MiSE una manifestazione sindacale contro gli annunciati, ulteriori licenziamenti.

La Delegazione sindacale ha inoltre approfittato della presenza della Regione per chiedere chiarimenti sulla recente definizione di “area di crisi complessa” della zona di Marcianise: la Regione ha spiegato che questo potrebbe comportare ulteriori finanziamenti e un più lungo accesso agli ammortizzatori sociali. Tuttavia, ancora sono necessari ulteriori passaggi con lo stesso MiSE e con il Ministero del Lavoro e quindi occorrerà attendere i prossimi mesi per avere un quadro certo.

La Delegazione sindacale ha infine ricordato i sacrifici sostenuti in questi anni dai lavoratori di Jabil, ha chiesto maggiori garanzie sui volumi delle attività, convenendo con la direzione la necessità di continuare il confronto anche in sede ministeriale Inoltre ha dichiarato che sarà il merito delle questioni a determinare la possibilità di arrivare a un accordo.

 

Fim Fiom Uilm nazionali e territoriali

RSU Fim Fiom Uilm Jabil

 

Roma, 6 ottobre 2017

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