Alpitel. Disdetta dell'Azienda del contratto integrativo aziendale e della presentazione del piano industriale

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In data 24 luglio 2014, presso l'Assistal di Milano, si è svolto l'incontro tra la Direzione dell'Apitel ed il Coordinamento Rsu, assistite da Fim Fiom nazionale in seguito alla disdetta esercitata dall'Azienda del contratto integrativo aziendale e della presentazione del piano (progetto industriale).

L'Azienda ha nell' occasione presentato un insieme di proposte  che rispondono all'esigenza di ridurre i costi che intervengono sui diversi istituti previsti dall' accordo integrativo aziendale oggetto della disdetta.  L'Alpitel intende perseguire un risparmio sui costi che consenta il pareggio di bilancio, almeno per il 2014,  e il recupero di volumi produttivi per gli anni successivi.

Il Coordinamento Rsu, unitamente alle OO.SS., dichiarandosi disponibili ad un confronto sull'organizzazione del lavoro ha indicato con forza i limiti del progetto industriale presentato, che appare  come un insieme di buone intenzioni non supportate dagli strumenti economici e privo anche delle competenze per la loro realizzazione. Il dato è che l'Alpitel da lungo tempo non riesce a crescere in volumi da produrre e sulla marginalità delle commesse. In contemporanea, agiscono ammortizzatori sociali e processi di riduzione degli organici senza il necessario ricambio professionale, che invece potrebbe rappresentare il vero fattore di successo per un azienda che agisce su produzioni ad alta intensità di manodopera.

Si evince pertanto la volontà di un processo di trasformazione dell'Azienda stessa che a lungo andare potrebbe diventare un’azienda che gestisce appalti attraverso l' utilizzo del subappalto, con una costante e progressiva perdita di qualità nella gestione dei processi produttivi e perdita di competenze necessarie per la sfida commerciale, sia pur in un mercato complesso e difficile.

Il Coordinamento Rsu e le OO.SS. hanno rilanciato chiedendo all'Azienda una più precisa definizione organizzativa per condividere eventuali efficienze, da realizzare attraverso la contrattazione sugli orari e sulle flessibilità e quindi sull'organizzazione del lavoro, rendendo indisponibili interventi sulle condizioni economiche dei lavoratori e, soprattutto, sulle indennità collegate alla prestazione lavorativa. Inoltre hanno denunciato l'eccessiva presenza di aziende che svolgono attività in subappalto. Risulta pertanto inaccettabile praticare un confronto che agisce soltanto sulle spalle dei lavoratori.

Il Coordinamento e le OO.SS. hanno rivendicato il mantenimento delle condizioni in essere fino a quando non vengano superati i punti di criticità posti al tavolo negoziale.

L' incontro si è concluso con un disponibilità aziendale alla proroga dei trattamenti in essere fino a tutto agosto, in modo da riprendere il negoziato e ricercare, qualora vi fossero le condizioni, una soluzione condivisa al rinnovo del integrativo nel mese di settembre.

 

Fim, Fiom nazionali

Roma, 28 luglio 2014

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