Venerdì, 19 Aprile 2024

Report finale del corso di mediattivismo che ha coinvolto le delegate e i delegati del settore Ict

Per un movimento sindacale al passo con le sfide della comunicazione e dell’informazione on line

 

Premessa

Dall’ottobre 2013 al giugno del 2014 si è svolto il primo corso di “mediattivismo” a beneficio di alcuni delegati del settore Ict. Complessivamente, vi hanno preso parte più di cento delegati, divisi in tre aree geografiche: nord (Milano, novembre/dicembre 2013), centro (Roma, ottobre/novembre 2013) e sud (Napoli, giugno/luglio 2014). I corsi hanno visto Roberta Turi come coordinatrice generale, Giorgia Fattinnanzi e Fabio Sebastiani come docenti, Azzurra Ciani e Isabella Borghese come relatrici.

L’obiettivo dichiarato è stato quello, attraverso tre incontri per complessive quindici ore a sessione, di sensibilizzare il maggior numero di rappresentanti sindacali possibili ad un uso collettivo e organizzato del web, sia per quanto riguarda la parte di documentazione che per quello che concerne la pratica della fluidificazione dei contenuti. Ovviamente, si è scelto l’Ict per il grado di maggiore compatibilità con i contenuti trattati; alla sessione sud hanno partecipato anche alcuni rappresentanti sindacali della Fiat di Pomigliano, di Pratola Serra e di Irisbus, mentre a Milano hanno preso parte al corso alcuni funzionari degli uffici stampa Fiom.

 

Scheda del corso

Il corso ha previsto la somministrazione di contenuti sia sui rudimenti del giornalismo sia sulla conoscenza del mondo dei social network, nella convinzione che il posizionamento dei singoli delegati nell’ambito dei nuovi flussi di comunicazione e di informazione deve oggi essere all’altezza della complessità e, nello stesso tempo, provare a costruire un proprio percorso parallelo all’ufficialità del logo sindacale di appartenenza.

Segno positivo nella stragrande maggioranza delle valutazioni effettuate dai corsisti nelle apposite schede di valutazione.

Concluse le tre sessioni di corso ora, come da programma, l’obiettivo è quello di costruire un laboratorio permanente attraverso la formazione di un sito/blog ad hoc. Nel sito troveranno posto prevalentemente materiali e spunti per la “formazione continua” e, tra gli altri, un osservatorio sulle lotte che si segnalano per la loro valenza mediatica.

 

La parola ai delegati

L’esperienza dei corsi con i rappresentanti sindacali del settore “Ict” ha messo in luce i seguenti elementi:

  • - Il forte interesse al fatto che il sindacato affrontasse in modo collettivo un tema che ha un peso sempre maggiore nella battaglia sindacale.

  • - La volontà di impegnarsi all’interno di una divisione dei compiti articolata, definita e diretta al raggiungimento di determinati risultati condivisi.

  • - Il bisogno di un aggiornamento continuo che metta in grado di stare all’altezza della sfida.

  • - La disponibilità a costruire una rete virtuale di supporto alle campagne mediatiche e alla diffusione dei contenuti di pertinenza sindacale.

  • - La necessità di poter sviluppare elementi tenuti in seconda linea quali la creatività individuale e la sperimentazione di nuove pratiche di comunicazione e di informazione.

 

Nella prospettiva di un rafforzamento di questa esperienza si propongono i seguenti punti:

        • - Assemblea generale nazionale di tutti i partecipanti con in discussione il programma di attivazione on line delle procedure di intervento comunicativo e informativo lanciando la creazione di una Task Force Virale operante nel web.

        • - Formalizzazione di una rete attiva formata da Rsu volontari che, in coordinamento con gli uffici stampa delle strutture territoriali, e sotto la supervisione e direzione della Fiom nazionale, svolgono il ruolo di membri attivi della rete impegnandosi in campagne virali e inchieste.

        • - La formazione di questa rete sarà progressiva e per cerchi concentrici. Ovvero, comincerà da piccoli obiettivi lavorando ad ottimizzare l’esistente e si strutturerà secondo attribuzioni di funzioni di diverso grado a seconda della preparazione del singolo sindacalista. Lo scopo è quello di attirare sempre nuovi Rsu volontari.

        • - Formalizzazione di una strategia di intervento MIRATO attraverso alcune pratiche di campagna virale utilizzando Facebook, Youtube e Twitter: gestione di profili e pagine, twitterstorm, email-bombing, produzione video, etc.

        • - Acquisizione del know how attraverso l’e-learning o altre forme di contenitori editoriali.

 

Il significato di questa esperienza per il sindacato

  1. Nella prospettiva di una implementazione tra le funzioni Fiom vocate all’informazione e alla comunicazione anche di un’attività che impatti più direttamente il circuito dei rappresentanti sindacali proprio a partire dall’esperienza Ict si articolano le seguenti proposte.

  2. Da un punto di vista politico generale, questo processo va accompagnato da una processo di maturazione che faccia posto nelle regole di funzionamento interno del sindacato a queste nuove funzioni. In realtà si tratta di “vecchie funzioni” che, per l’importanza che vanno assumendo nell’attuale panorama, avrebbero bisogno di una maggiore attenzione e di un investimento politico più definito fino a rivedere alcuni status e funzioni. Pensiamo quindi a un orizzonte in cui, soprattutto a livello centrale, non solo si provveda al governo di una struttura complessa, quale la rete informativa e comunicativa on line, attraverso la direzione, l’aggiornamento e la continua fornitura di materiali, ma la si metta in condizione di operare sempre al meglio promuovendone e incentivandone i comportamenti positivi.

  1. Il rinnovamento del sito da parte della Fiom nazionale rappresenta un'occasione unica per provare a trasmettere un’immagine positiva ai militanti e agli iscritti a proposito di una fase che mette sul campo sfide importanti, anche se non nuovissime.

  • - L’immagine del segretario generale Maurizio Landini e la sua cura nell’ambito del massa media system rappresentano sicuramente un ottimo punto di riferimento al passo con i temi in agenda, ma è fin troppo evidente come si possa ottenere un'azione ancora più efficace sia sul lato della propaganda che su quello dell’informazione producendo una maggiore internità ai processi di informazione e di comunicazione ovvero ai flussi che interessano le reti on line.

  • - Lo stato dei siti web che in qualche modo possono essere ricondotti alla Fiom non appare all’altezza del livello avanzato prodotto dal sito nazionale. Non fosse altro per il banale motivo che l’aggiornamento non è mai costante e, elemento ancora più determinante, non sembra prodursi un collegamento tra i vari snodi che permetterebbe alcune azioni virali collettive e, comunque, una maggiore forza di penetrazione on line.

  1. La rete “naturale” costituita dalle Rsu ha comunque bisogno di una implementazione a livello web, che da una parte ne rafforzi le capacità di comunicazione e di informazione e, dall’altro, gli consenta di costruire campagne web in grado di impattare con numeri interessanti i movimenti nei flussi on line. Parallelamente, riuscire ad acquisire il know how necessario alla produzione multimediale.

  • - L’esplosione delle nuove tecnologie e delle nuove applicazioni on line, e il gran numero di possibilità che dal punto di vista comunicativo e informativo propone soprattutto al movimento sindacale nel suo complesso, produce nelle singole Rsu un vero e proprio momento di crisi in quanto viene allo scoperto il contrasto, peraltro gestibilissimo, tra Rsu-terminale del sindacato e Rsu-soggetto di relazione con i lavoratori. Nel web, infatti, se da una parte vengono mal tollerate le “presenze ufficiali” dall’altra è sempre possibile dare spessore a una presenza relazionale e orizzontale fino al punto da renderla tal quale autorevole e coerente così come la “presenza ufficiale”.

  • - Le Rsu, meglio di molti altri soggetti politici e sindacali, gestendo il rapporto con i lavoratori off-line possono rappresentare il terreno privilegiato per l’egemonia on line.

  • - Il punto di maggiore emergenza, tuttavia, è non lasciare solo il rappresentante sindacale, ovvero fornirgli tutto il know how possibile e la possibilità stessa di una rete organizzata. Solo a queste condizioni è possibile prevedere che il rappresentante sindacale sappia sviluppare quelle vocazioni naturali che lo pongono al centro della relazione con il lavoratore nelle mutate condizioni dell’informazione e della comunicazione.

 

p. la Segreteria nazionale Fiom Roberta Turi

 

Roma, 24 luglio 2014

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La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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