Fincantieri. D'Andrea (Fiom): politiche industriali devono andare insieme a politiche per il lavoro

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“In questi giorni si sono susseguite diverse dichiarazioni da parte dell'ad di Fincantieri Giuseppe Bono che invoca una "grande alleanza tra industria e sindacato”, utile a condizionare il Governo sulle politiche industriali del settore della cantieristica navale. In Fincantieri ormai la produzione è sempre più fondata sul decentramento e sull’appalto della quasi totalità delle attività produttive del cantiere, di scafo, di allestimento per arrivare talvolta alla progettazione.
Sono centinaia le ditte di appalto e di sub appalto presenti nei cantieri e quindi migliaia i lavoratori con rapporti di lavoro discontinui e precari. Un modello organizzativo in cui si diffonde il sottosalario, in cui le condizioni di sicurezza sono del tutto inadeguate, in cui i lavoratori delle ditte sono esclusi dal sistema della rappresentanza sindacale e della contrattazione e con un ciclo produttivo talmente frammentato ed esternalizzato da rendere a volte difficile il rispetto della legalità.
Per la Fiom la vera sfida è quella di implementare un sistema di relazioni sindacali che superi il comportamento unilaterale dell'azienda, e che sia in grado di inserire in un sistema di regole e di diritti tutti i lavoratori, che siano dipendenti o degli appalti”.

Lo dichiara in una nota Roberto D'Andrea, coordinatore nazionale Fincantieri e cantieristica navale per la Fiom-Cgil nazionale

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

Roma, 13 maggio 2019

 

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