Giovedì, 28 Marzo 2024

Fincantieri. Comunicato sindacale

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Il giorno 10 giugno a Roma si è svolta la riunione del Coordinamento nazionale Fiom del gruppo Fincantieri.

Nel corso della suddetta riunione sono state discusse le comunicazioni effettuate dall'amministratore delegato, oggetto del comitato consultivo aziendale tenutosi il 6 giugno scorso, relativamente:

- all'evoluzione del carico di lavoro, nei diversi settori nei quali il gruppo e' impegnato,

- al processo di quotazione in borsa di parte del pacchetto azionario del Gruppo,

- all'evoluzione e modifica del modello produttivo con particolare riferimento alla gestione delle attività assegnate alle ditte di appalto.

Sul primo punto, l'Azienda ha comunicato che, con l'attuale portafoglio ordini nel settore civile (15 navi) e grazie anche alle prospettive produttive derivanti dalla "legge navale", a partire dalla seconda parte del 2015 non sarà più necessario ricorrere all'utilizzo della cassa integrazione nei siti e cantieri del gruppo.

Sul secondo punto, l'Azienda ha ufficializzato che, a partire dalla fine di Giugno 2014, una quota di minoranza del pacchetto azionario del Gruppo sarà quotata alla borsa di Milano, indicando anche le condizioni e le caratteristiche dell'intera operazione.

La collocazione avverrà, prevalentemente verso investitori istituzionali (fondi di investimento nazionali e internazionali). Un 20% delle azioni quotate sarà collocata verso investitori indistinti. Per tutti ci sarà un tetto massimo del 5% di quote detenute.

L'operazione avviene a valle dell'approvazione di un aumento del capitale sociale di Fincantieri che sarà finanziato dalla suddetta collocazione azionaria e al quale Fintecna, che attualmente detiene oltre il 99% della proprietà del Gruppo, ha preventivamente e formalmente rinunciato.

A questo proposito, l'Azienda ha dichiarato che, a fronte di tale rinuncia, le risorse ottenute attraverso la collocazione rimarranno all'interno e a disposizione di Fincantieri.

Sul terzo punto, l'Azienda ha ribadito l'intenzione di realizzare una diversa modalità di assegnazione di attività produttive a ditte esterne, ripetendo quanto già annunciato nel corso dell'ultima riunione del comitato consultivo. Il piano prevederebbe l'internalizzazione delle attività di allestimento e impiantistica a maggior valore aggiunto e la diversa organizzazione delle attività di costruzione navale già attualmente svolte dalle aziende dell'appalto all'interno dei cantieri, alle quali sarà richiesto di operare al di fuori delle stesse aree.

Nel corso della riunione, la delegazione Fiom ha sollevato alcune osservazioni e riflessioni sui singoli punti:

- Carichi di lavoro e prospettive

La situazione dei carichi di lavoro non è ad oggi sufficientemente chiara in rapporto all'attuale utilizzo della Cigs e, in particolare, alla luce dell'imminente scadenza (inizio agosto) del terzo anno di Cigs per riorganizzazione.

A questo proposito, andrà realizzato urgentemente un confronto nazionale sulle prospettive 2014/2015, per conoscere la condizione precisa in tutti i siti e cantieri, indispensabile per concordare l'eventuale proroga degli ammortizzatori sociali nei siti e cantieri dove ciò si rileverà necessario.

- Quotazione in borsa

Da ciò che è risultato dall'incontro, le condizioni della collocazione, al momento, non determinerebbero conseguenze sul controllo della gestione del gruppo, non consentirebbero scalate alla proprietà e lascerebbero in Azienda le risorse finanziarie ottenute.

Nonostante ciò, la Fiom ha espresso preoccupazione per la mancanza di un piano complessivo e dettagliato che renda trasparente il futuro utilizzo di queste risorse e che garantisca che le stesse verranno utilizzate a beneficio delle attività e dei lavoratori sul territorio nazionale.

A questo proposito, la Fiom ha richiesto formalmente alla Direzione Fincantieri di avviare un confronto urgente con tutte le OO.SS. su un piano di investimenti che dovrà essere finalizzato al miglioramento infrastrutturale e produttivo di tutti i cantieri nonché alla crescita della capacità progettuale aziendale, per affrontare in maniera adeguata la nuova fase e le prospettive del mercato.

- Appalti

Il progetto rappresentato dall'Azienda è la ripetizione di quanto già annunciato un anno fa e mai ufficialmente avviato. Già allora, come Fiom abbiamo espresso la necessità di un confronto generale sul tema, dichiarando la nostra disponibilità a discutere di interventi finalizzati a migliorare le condizioni di lavoro alle quali sono sottoposti i lavoratori dell'appalto e all'eliminazione della diffusa irregolarità e illegalità presente nel mondo dell'appalto Fincantieri; indisponibilità e contrasto, invece, nei confronti di decisioni e azioni che aumentino un ricorso agli appalti che già oggi ha abbondantemente superato i limiti di accettabilità.

Il Coordinamento nazionale Fiom di Fincantieri condivide le dichiarazioni e le posizioni espresse dalla delegazione Fiom sui singoli temi affrontati nella riunione.

Ritiene inoltre necessaria e improrogabile l'apertura del confronto più volte richiesto al Governo, rispetto al futuro della Fincantieri e al suo ruolo nell'ambito delle scelte di politica industriale che il governo stesso dovrà effettuare.

A questo proposito il Coordinamento impegna la segreteria nazionale Fiom a sollecitare tale confronto dando pieno mandato a programmare le necessarie iniziative di mobilitazione per ottenerlo.

Il Coordinamento nazionale Fiom Fincantieri

 

Fiom nazionale

 

Roma, 12 giugno 2014

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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