Fincantieri: aprire il confronto sul welfare e sui servizi offerti!

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Il 31 maggio u.s. è scaduto il termine per scegliere se e in quale quantità i lavoratori potevano ricevere in denaro o trasformare in quote di welfare, il PdR. I dati indicano che una quota minima di lavoratori ha scelto la trasformazione in welfare (20%), con differenze importanti a seconda dell'inquadramento: percentuali più alte tra gli impiegati, molto basse tra gli operai.

Il governo attraverso provvedimenti legislativi ha incentivato fortemente il welfare rendendolo estremamente conveniente per le aziende, che infatti hanno puntato moltissimo su questo.

E' importante però sottolineare le grosse difficoltà e le inefficienze del sistema, che mettono in seria difficoltà i lavoratori nell'utilizzarlo, a partire già dal premio sociale, erogato tutto in welfare.

Come Fiom riteniamo importante un approfondimento con l'azienda proprio su queste difficoltà che partono dal portale e dalle prestazioni che in primo luogo non tengono conto della composizione del nucleo familiare (famiglia, famiglia con figli, single etc. hanno necessità e spese completamente differenti).

Inoltre le stesse prestazioni non sono competitive, considerato che molti lavoratori ci segnalano che ottengono offerte molto meno costose al di fuori del portale o altre che sono addirittura inutili (ad esempio l'unica sistemazione alberghiera ha con camere a partire da 300/400 a notte).

Quindi le prestazioni sono poche, sono costose e non sono in grado di coprire tutto il territorio nazionale. Al contrario invece su ogni singola prestazione si debbono avere più soluzioni, garantire costi inferiori e dare i servizi in tutto il territorio.

L'azienda ci ha comunicato che i lavoratori con residuo non speso sono molto diminuiti nel corso del 2016, ma il rischio è che i lavoratori spendano per non perdere i soldi ma a condizioni peggiori di quelle che potrebbero trovare da soli.

Per questo riteniamo necessario aprire una discussione con l'azienda sul portale e sui servizi offerti, al fine di rendere il welfare uno strumento utile e non un problema. La discussione va infine allargata anche ad alcune difficoltà di gestione dei due fornitori della sanità integrativa (a partire dai tempi dei rimborsi).

 

FIOM-CGIL NAZIONALE

 

Roma, 13 giugno 2017