Fincantieri. Documento del coordinamento nazionale Fiom

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Il Coordinamento, a fronte della conferma da parte dell'esecutivo dell'intenzione di cedere le proprie partecipazioni in numerose aziende industriali, comprese quelle in Fincantieri, ribadisce la propria netta contrarietà alla privatizzazione del Gruppo e alla decisione di finalizzare tale operazione alla riduzione del debito pubblico.
Tale scelta, sia per la specificità dell'attività svolta, sia per il processo di riorganizzazione ancora in corso, mette fortemente a rischio il futuro e l'integrità del gruppo.
Al contrario, Fincantieri va rilanciata attraverso scelte di politica industriale finalizzate alla costruzione di un polo della produzione di mezzi e sistemi di trasporto che la valorizzi, insieme ad altre realtà attive nel settore, come elemento trainante in un progetto industriale di grande utilità per l'intera economia italiana.
A questo proposito, il governo deve chiarire le sue intenzioni e convocare immediatamente le OO.SS. per avviare un confronto già ripetutamente sollecitato, sulle strategie necessarie per la salvaguardia e per lo sviluppo del Gruppo Fincantieri e del settore intero.
Il Coordinamento ritiene inoltre non più rinviabile la convocazione del comitato strategico da parte della direzione Fincantieri, anche alla luce dell'avanzamento delle operazioni propedeutiche alla quotazione in borsa del Gruppo.
in assenza di risposte in tempo utile sarà avviata la mobilitazione anche con iniziative di sciopero generale di tutto il gruppo.
Il Coordinamento nazionale dà mandato alla segreteria nazionale di elaborare la traccia per la definizione di una piattaforma rivendicativa per il rinnovo del contratto integrativo aziendale scaduto da oltre un anno, che abbia l'obiettivo di adeguare e migliorare la parte salariale, nonché di rivedere la parte normativa.
In particolare modo, la piattaforma dovrà affrontare in maniera adeguata il tema degli orari e dell'organizzazione del lavoro nonché quello del sistema degli appalti, una questione che sta diventando una vera e propria emergenza all'interno del Gruppo.
A questo proposito, il Coordinamento nazionale Fiom esprime la sua contrarietà rispetto al progetto aziendale di segregazione di una parte consistente del cantiere di Riva Trigoso con conseguente destinazione della stessa alle ditte di appalto e assume integralmente la valutazione negativa espressa in merito dalla Rsu Fiom del cantiere e dalla Fiom provinciale e nazionale.
Alla luce della prossima scadenza degli ammortizzatori sociali, va effettuata urgentemente una verifica precisa della attuale situazione dei carichi di lavoro e della prospettiva in tutti i siti e cantieri del gruppo.

 

Il Coordinamento nazionale Fiom Gruppo Fincantieri

 

Roma, 12 maggio 2014