Teksid di Coahuilla in Messico: importante vittoria del Sindacato dei Los Mineros contro il sindacato giallo CTM

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Importante vittoria del Sindacato dei Los Mineros nelle elezioni svolte il 28 giugno nella fabbrica della Teksid Hierro (controllata del gruppo FCA)  di Coahuilla in Messico.
Los Mineros hanno sconfitto con 238 voti a 145  la CTM  il sindacato  attualmente  presente  e sostenuto dalla azienda, la quale ha invece osteggiato fortemente la presenza dei Mineros in fabbrica,  con minacce e intimidazioni ai lavoratori che si iscrivevano a questo sindacato. L'impresa  ha inoltre ostacolato in tutti i modi la indizione di nuove elezioni che permettessero ai lavoratori di scegliere liberamente il sindacato da cui farsi rappresentare. I  lavoratori di Teksid hanno dovuto lottare per oltre quattro anni per avere riconosciuta questa opportunità. Le lezioni sono state indette con un preavviso di meno di 24 ore ma neanche questa scorrettezza ha impedito che i lavoratori votassero a schiacciante maggioranza per  Mineros  piuttosto che per il sindacato scelto dall'azienda.
La lotta per i diritti dei  lavoratori di Teksid Hierro condotta dal sindacato dei Mineros ha avuto la soslidarietà e il sostegno attivo di vari sindacati internazionali, oltre a FIOM e FIM grande impegno a supporto dei Mineros è arrivato da sindacati nordamericani quali gli United Steel Workers e United Auto Workers, oltre che da IndustriAll  Global Union.
Secondo il presidente di USW Leo Gerard questo risultato suona  anche come una condanna dei lavoratori messicani nei confronti del fallimento NAFTA per proteggere i lavoratori messicani. Gerard coglie l'occasione di questo voto per rilanciare la proposta di USW per una rinegoziazione del NAFTA, una rinegoziazione   che deve garantire  ai lavoratori dei tre paesi (Canada, USA, Messico) il diritto  di organizzarsi liberamente e in base a regole democratiche.
ULTIMORA:  Nel commentare questa vittoria dei Mineros, il cui Presidente Napoleon Gomez Urrutia, vale ricordare che ha vissuto per anni in Canada per sfuggire a una condanna subita per la sua attività sindacale oltre che alla concreta  minaccia per la sua incolumità, non possiamo non segnalare la novità rappresentata dalla  vittoria di Andres Manuel Lopez Obrador alle elezioni presidenziali di domenica scorsa. Al di là delle definizioni con è stato caratterizzato sui media di tutto il mondo, Lopez Obrador esprime una politica popolare di sinistra che muta anche lo scenario delle politiche del lavoro e delle relazioni sindacali.  Ma a questo nuovo scenario politico e sociale messicano vale la pena dedicare una analisi specifica in una nota successiva.

Ufficio Internazionale Fiom

Roma, 3 luglio 2018