Giovedì, 18 Aprile 2024

No alle guerre e ai muri

La cultura di guerra sembra aver preso il sopravvento ancora una volta in Europa. Dalle frontiere interne ed esterne, alla Libia, il linguaggio che unifica le scelte dei governi dell'Ue, nonostante le tragedie del novecento e quelle più recenti, dentro e fuori il vecchio continente, è ancora una volta quello delle armi.

Mercoledì il governo riferirà alla Camera sulla crisi internazionale, con particolare riferimento a quella libica.

Negli ultimi 25 anni l’intervento armato, giustificato in tanti modi, quasi sempre dettato da interessi economici, ha prodotto ulteriori tragedie e aggravato i conflitti. 

In Libia e' già in corso una guerra, con una presenza europea e internazionale che punta a raccogliere eventuali quanto illusori dividendi post bellici. In Iraq e Kuwait saranno presto presenti circa 1300 soldati italiani.

L’invio di soldati italiani, così come quelli di altri Paesi, produrrebbe solo altre tragedie e non consentirebbe alcuna soluzione dei conflitti sul campo. Ma nessuno sforzo è stato fatto per ricomporre con mezzi politici e pressione diplomatica i conflitti sottostanti che dilaniano Iraq, Siria e Libia, o per sostenere le proposte di pace della società civile locale.

Intanto l’Unione Europea sta conducendo una guerra ai migranti e ai profughi alle nostre frontiere. 

Da Calais a Idomeni, dalla Turchia all’Austria, i nemici contro cui schierare l’esercito sono le persone e le famiglie in fuga dalle bombe e dalle persecuzioni.

Fermiamo subito le armi e la violenza. 

Basta guerre e muri !

È arrivato il momento di costruire politiche di pace e di accoglienza.

  

Roma, mercoledì 9 marzo, ore 15.30, Piazza del Pantheon, per fermare le guerre e abbattere i muri.

 Prime adesioni

ACT, Action Diritti in Movimento, ADIF, ANSPS, AOI, Archivio delle memorie migranti, ARCI, Articolo 21, Associazione per la Pace, Casa dei Diritti Sociali, Casa Internazionale delle Donne, CIES Onlus, CIPAX, CIPSI, Comitato Verità e Giustizia per i Nuovi Desaparecidos, DIP -Dichiariamo Illegale la Povertà, EISS onlus, Habeisha, IPRI-ReteCCP, Emergenzy, FairWatch, Fiom-Cgil, FOCSIV, LasciateCIEntrare, Legambiente, Libera, Link - Coordinamento Universitario, Lunaria, Movimento Nonviolento, Pax Christi, Reorient Onlus , Rete della Conoscenza , Rete della pace, Rete Italiana per il Disarmo, Rete Primo Marzo, Tavola della Pace, Udu, Unione degli Studenti, Un Ponte Per, US Acli

Hanno inoltre aderito

 L’Altra Europa con Tsipras, PRC-Sinistra Europea, Sinistra Italiana

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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