Venerdì, 29 Marzo 2024

Vitrociset: i sacrifici richiesti non vanno dispersi, è necessario incalzare da subito l'azienda sulle prospettive industriali e occupazionali!

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Così come deciso nell'assemblea del 7 giugno u.s. abbiamo incontrato l'azienda e segnalato tutti i punti che non andavano del verbale di riunione. Nello specifico abbiamo dichiarato la nostra indisponibilità a sostenere ipotesi di accordo che non prevedessero chiaramente nella nuova organizzazione il numero dei dipendenti per ogni BU, un collegamento diretto ed esigibile tra le uscite dei lavoratori e la riduzione della percentuale di solidarietà, il controllo e la verifica sull'orario e sullo straordinario, la partecipazione concreta dei dirigenti alla riduzione dei costi.

Nella trattativa che ne è seguita, si è arrivati a condividere un testo che recepisce le richieste dei lavoratori. Per quanto ci riguarda anche stavolta non abbiamo sottoscritto nulla e comunicato all'azienda che, solo dopo la consultazione di tutti i lavoratori attraverso il referendum e sulla base dell'esito positivo dello stesso, avremmo sottoscritto l'accordo.

Dopo l'ultima assemblea fatta siamo sempre più convinti che l'accordo sugli ammortizzatori sociali debba costituire un tassello di una strategia più ampia delle OO.SS., che deve guardare avanti e costruire le migliori condizioni per i lavoratori nell'affrontare una fase che si annuncia molto complessa.

Le condizioni economiche, il rapporto tra debito e patrimonio e le conseguenze che comporta a seguito della scissione (Vitrociset Spa, Vitrociset Real Estate Tiburtina e Salaria), le difficoltà sul mercato e sullo sfondo la vendita, rappresentano tutti fattori destabilizzanti.

Per questo pensiamo che sia giunto il momento di chiudere la discussione sugli ammortizzatori sociali (dopo le modifiche fatte possiamo dire di aver raggiunto un punto di equilibrio), per concentrarci veramente sulle prospettive aziendali.

Per farlo abbiamo bisogno che l'attenzione, la partecipazione e la discussione avuta in questi mesi rimangano alte. Sarà necessario anche rinnovare la RSU che, proprio in una fase difficile come quella che si avvicina, deve godere di una fiducia e di un sostegno rinnovati attraverso le elezioni che auspichiamo partecipate.

Il numero dei votanti al referendum sull’ipotesi di accordo e al rinnovo delle RSU, sarà già un segnale forte all'azienda che i lavoratori rimangono uniti e che rivendicano, attraverso l'azione della rappresentanza, di non vedere sprecati i sacrifici che l'azienda gli chiede.

In questo contesto le OO.SS. debbono rinnovarsi, oggi non basta più gestire gli ammortizzatori sociali e non ci si può affidare alla sorte sperando nel miglioramento delle condizioni o del mercato. Bisogna saper leggere i processi e vedere a 360 gradi, cosa succede in azienda, cosa fa la proprietà, i competitors e il Governo. Solo così potremo giocare un ruolo veramente capace di incidere sui processi in corso e non gestire esclusivamente 18 mesi di ammortizzatori sociali.

 

Fiom-Cgil nazionale

 

Roma 13 giugno 2016

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La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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