Nei giorni scorsi si è svolta la riunione delle strutture nazionali e dell'Esecutivo Fiom CGIL per valutare la situazione aziendale a valle degli incontri di divisione e dell'incontro con Finmeccanica-Leonardo tenutosi il 12 luglio u.s.
L'Azienda mostra complessivamente una situazione di difficoltà con carichi di lavoro stabili o in leggera diminuzione nel 2016 (eccetto la divisione elettronica della difesa che ha un andamento positivo), con un ulteriore, preoccupante peggioramento nel 2017.
Sono state esplicitate particolari criticità nelle divisioni Elicotteri, Aerostrutture e Sistemi d'arma, dovute anche a un ritardo notevole negli acquisti da parte del Governo. Continua inoltre un pesante ridimensionamento delle attività di fornitura e in appalto, con conseguenze molto pesanti sui lavoratori interessati.
Questo è il risultato di un piano industriale dell'Azienda che dovendo riorganizzarsi ed efficientarsi senza poter contare su una ricapitalizzazione da parte dell'azionista di riferimento è costretta a competere sul mercato senza risorse ed investimenti in ricerca e sviluppo e in nuovi prodotti. Si recupera tutto il possibile tagliando, riducendo le attività e perdendo capacità di penetrazione sui mercati del settore.
Non a caso, nel periodo di vigenza del Piano industriale presentato alla comunità finanziaria e al mercato, si registra una forte contrazione di attività e fatturato.
E' paradossale che lo stesso Governo che mobilita Cassa Depositi e Prestiti a sostegno di diverse realtà industriali del Paese non giochi un ruolo attivo nei settori strategici in cui opera Finmeccanica/Leonardo, che resta inchiodata ad un debito pari al 25% del fatturato mentre i suoi competitors crescono e si rafforzano sul mercato, proprio grazie al protagonismo dei loro rispettivi Governi.
E' evidente che in un contesto internazionale come questo l'Azienda è in una condizione di debolezza e difficoltà, proprio quando in Europa si sta pensando ad un'integrazione dell'industria della difesa e dell'aerospazio.
Una debolezza sui prodotti e sui programmi che, qualora partisse il suddetto processo di integrazione renderebbe l'Azienda facile preda dei competitors, con tutte le conseguenze sul piano occupazionale e industriale che possiamo facilmente immaginare.
Una situazione che risulta anche dalle criticità riscontrate in tutte le aziende del settore nella quale è presente Finmeccanica (MBDA, ThalesAlenia, Avio, ATR, Superjet, etc) ovvero la difficoltà di presidiare le alleanze a scapito delle attività italiane e l' incapacità di completare la filiera industriale.
Come Fiom-Cgil riteniamo sia giunto il momento di procedere ad una verifica della situazione con il Governo, per sostenere un'azienda davvero importante per il Paese in termini occupazionali, industriali e di prospettive tecnologiche.
Alla ripresa delle attività dopo il periodo feriale sarà necessario intraprendere tutte le iniziative idonee ad attivare questo confronto, per verificare le scelte di politica industriale che l'Esecutivo intende assumere in tutti i settori strategici, proprio a partire da Finmeccanica/Leonardo.
E' necessario inoltre approfondire il confronto con tutte le divisioni, (carichi di lavoro, investimenti, occupazione appalto/indotto) per recuperare il deficit di informazioni che abbiamo già denunciato nel corso dei precedenti incontri.
Va in questa direzione l'incontro da noi richiesto e già fissato per il 29 luglio p.v. sulla divisione aerostrutture.
Subito dopo chiederemo la calendarizzazione dei restanti incontri, a partire dalle divisioni con maggiori criticità (Sistemi d'arma ed Elicotteri).
Riteniamo urgente attivare anche un tavolo di confronto con Finmeccanica/Leonardo sui problemi determinati dalle cessioni avviate ma non ancora definite in tutti i loro aspetti (Atitech, stabilimento Ansaldo Breda di Palermo, etc.).
In riferimento al PdR, fino a quando i dati da noi richiesti (gli indicatori relativi a Finmeccanica One Company e alle divisioni) non ci saranno comunicati, non dovrà essere siglato alcun accordo a livello di sito.
Infine come Fiom-Cgil abbiamo deciso di convocare una riunione di tutte le Rsu di Finmeccanica/Leonardo subito dopo la pausa estiva. per fare il punto sulle politiche industriali, sulla grave situazione che si sta determinando tra i lavoratori degli appalti e in regime di somministrazione, sui ritardi accumulati nell'applicazione dell'accordo integrativo di secondo livello siglato il 2 febbraio scorso, sia nella One Company che nelle società controllate, come Fata Logistics ed Electron (di cui Leonardo detiene oltre il 50% del pacchetto azionario).
A questo proposito, per quanto ci riguarda, finché non sarà applicato l'accordo integrativo restano in vigore gli accordi preesistenti: chiediamo inoltre di congelare tutte le iniziative unilaterali poste in essere nei vari siti in assenza di accordo con le Rsu e le strutture territoriali di riferimento, a partire dall'HRevolution.
Esecutivo nazionale Fiom
Fiom nazionale
Roma, 22 luglio 2016