Cgil e Fiom: vogliamo una vera trattativa con Mimit e Stellantis perché i soldi pubblici garantiscano ricerca, produzione e occupazione

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La riunione, in video conferenza, tra le organizzazioni sindacali e il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso sul futuro di Stellantis in Italia ha visto un confronto duro tra Cgil-Fiom e il Governo sul proseguo del confronto.

Il punto, non più procrastinabile, è se c’è la trattativa vera tra sindacati, Stellantis e Mimit per il raggiungimento di un accordo quadro per il rilancio della produzione di auto in Italia e la garanzia occupazionale nella ricerca, sviluppo e produzione in ogni singolo impianto, oppure no.
Il Ministro ha dichiarato che sarebbe Stellantis a non volere i sindacati al tavolo del Governo: su questo punto interverremo verso l’azienda per ottenere una trattativa vera.

Questo era l’obiettivo su cui ci siamo mobilitati, manifestando a Poissy e poi con gli scioperi unitari dei metalmeccanici: un accordo quadro sul piano industriale, che garantisca l’occupazione attuale in tutti gli stabilimenti di produzione di componenti e assemblaggio, e nei centri di ricerca e sviluppo.

L’obiettivo deve essere quello di tornare a produrre un milione di auto e 300mila veicoli commerciali leggeri attraverso la realizzazione di un piano che determini il rilancio di tutti gli impianti e gli enti centrali esistenti nel nostro Paese. Occorre garantire l’autonomia di progettazione di nuovi modelli in Italia e rafforzare la capacità produttiva delle aziende della filiera della componentistica.

Lo dichiarano in una nota congiunta Maurizio Landini, segretario generale Cgil e Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil

Roma, 8 agosto 2023

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