Fiom Vicenza. M.on.de: salari bassi e ore di straordinario infinite, così l’azienda acquisita dal gruppo LVMH sfrutta i lavoratori

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Dopo un anno di trattative per il corretto inquadramento dei lavoratori e lavoratrici di M.ON.DE, per la stabilizzazione dei lavoratori precari, per un accordo integrativo aziendale che guardi alla conciliazione tempi di vita e di lavoro, alla crescita dei salari e al riconoscimento anche economico delle professionalità dei lavoratori e lavoratrici dell’azienda, all’ultimo incontro tenutosi il 17 aprile 2024 la Direzione Aziendale comunica alla Fiom Cgil e alla RSU che rimanda nuovamente la trattativa a gennaio 2025.

Nessuna preoccupazione per la continua perdita di professionalità, ormai le dimissioni non si contano più, contratti part time a 20 ore per i lavoratori somministrati trattati come merce a servizio delle esigenze aziendali così come avviene con i lavoratori diretti, i quali devono essere pronti e disponibili a sostenere ore di straordinario che pensiamo superare il limite previsto dalla legge e dal contratto nazionale.

Riteniamo inaccettabile che un’azienda di proprietà di Bernard Arnault, uomo più ricco al mondo per il secondo anno consecutivo e al quale abbiamo inviato una lettera aperta, che ha chiuso il 2023 con un utile netto superiore a quello del 2022 e un fatturato che cresce costantemente negli ultimi 5 anni non redistribuisca la ricchezza a coloro che la ricchezza la producono cioè i lavoratori e le lavoratrici.