Sideralloys. Situazione sempre più precaria, il Governo convochi urgentemente il tavolo di confronto

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Quanto sta avvenendo all'interno dello stabilimento Sideralloys, sito che dovrebbe rilanciare la produzione di alluminio primario, ha del paradossale. Il tentativo di ottenere un ingente finanziamento con le garanzie Sace, si scontra con importanti problemi contingenti che portano ad una mancanza di fiducia nella Sideralloys che si riassume in questo modo:

Le OO.SS. si stanno ancora chiedendo come e dove sono stati spesi i finanziamenti inerenti l'accordo di programma sottoscritto nel 2018. Se quanto speso è giustificato da Invitalia.

È il momento di dire basta, il governo nazionale affronti l'inaffidabilità dell'azienda e ne tragga le giuste conseguenze. Avere regalato lo stabilimento ad un imprenditore non esperto in materia di alluminio si è rivelato fallimentare.

Errare è umano, non lo è perseverare.

Si lavori ad altre soluzioni, vista la dimostrata incapacità di rilancio. Al momento, al di fuori del reparto della fonderia, dove sono stati realizzati parziali investimenti, abbiamo assistito alla totale demolizione degli impianti esistenti. Impianti rottamati che hanno permesso comunque di fare cassa, di quale valore e per fare cosa?

Così come dichiarato più volte, questo stabilimento ha un senso produttivo se si intende produrre alluminio primario, attraverso il rilancio della sala elettrolisi, unico reparto da cui ottenere alluminio primario. In caso contrario ( è il caso del delle produzioni attraverso le rifusioni in fonderia), temiamo sia solo un tentativo di guadagnare tempo per spendere gli ulteriori finanziamenti richiesti, gioco al quale le organizzazioni sindacali, non vogliono partecipare in nessun modo.

Il Governo faccia chiarezza, subito!

Segreterie territoriali Fiom, Fsm, Uilm e Cub Sardegna Sud-Occidentale e Sulcis-Iglesiente

Carbonia, 26 marzo 2024

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