I vertici di Maccaferri decidono di chiudere lo stabilimento di Bellizzi (SA)

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Oggi nell’incontro programmato con i vertici aziendali di Maccaferri Manifatture Italia di Bellizzi e Confindustria Salerno, ci è stata trasmessa la notizia peggiore!

L’azienda ha formalizzato l’intenzione di cessare l’attività.

Un colpo di grazia alle aspettative che avevano animato questi mesi di difficoltà e di sacrifici delle maestranze.

Questi lavoratori avevano finora creduto di poter ritrovare un percorso di futuro e di lavoro nell’ambito delle operazioni di riassestamento del gruppo.

Le strade tentate sono state innumerevoli, così come gli appelli alla politica ed alle Istituzioni. Qualche timido segnale è arrivato, ma non è stato sufficiente e creare una inversione di tendenza rispetto alle scelte che, nel mentre, stavano maturando.

Sapevamo di dover fare presto, ma sapevamo anche che il rilancio del gruppo aveva ancora in corso altre tappe a cui potevamo prendere parte.

E invece l’azienda ha preferito sciogliere ora le riserve mettendoci dinanzi al baratro della perdita di altri posti di lavoro. Oltretutto in un settore, quello del dissesto idrogeologico, dove sono stati stanziati dal Governo circa 11 miliardi di euro.

Certo, non sono mancate le disponibilità datoriali a ricorrere agli altri strumenti disponibili di sostegno al reddito, ma tutto questo non cambierà il fatto che un altro storico stabilimento rischierà di scomparire da un panorama industriale ormai quasi desertificato!

Non accettiamo queste scelte maturate ora, senza che sia completato il quadro che potrebbe portare a nuovi investitori.

E, dunque, non vogliamo e non dobbiamo arrenderci!

Non possono scomparire così una storia e 40 posti di lavoro!

L’assemblea tenuta con tutte le maestranze nello stesso pomeriggio di oggi ha richiamato l’intero percorso di lotta già compiuto facendo emergere rabbia e delusione.

Delusione anche per l’assenza di qualsiasi alternativa per il lavoro e per il futuro di tante famiglie.

Insisteremo per l’attivazione di un Tavolo nazionale al Ministero dello Sviluppo Economico, augurandoci il sostegno di tutte le forze politiche e delle Istituzioni del territorio affinché lo stabilimento di Bellizzi non venga escluso dal rilancio del gruppo e da possibili ipotesi di riconversione e ricollocazione, come in alcuni territori abbiamo visto accadere.

Con l'assemblea abbiamo già programmato la prima iniziativa dopo queste drammatiche ore. Mercoledì 17 marzo terremo un'assemblea pubblica, in modalità telematica, a cui inviteremo tutte le forze politiche e le Istituzioni del territorio per ottenere contributi e sostegno sulla vertenza nella prospettiva di una discussione a Roma.

Programmeremo a seguire con tutti i lavoratori ogni possibile azione di mobilitazione e di lotta per arrivare a questi obiettivi di prospettiva e di dignità per tutti.

Salerno, 12 marzo 2021

 

p. La Segreterie Provinciali e le RSU

FIM e FIOM Salerno

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