Sabato, 27 Aprile 2024

Fiom Basilicata - TIBERINA INDOTTO MELFI accordo PdR

TIBERINA INDOTTO MELFI ACCORDO su PREMIO PRODUZIONE

Si è conclusa la vertenza sul PDR tra la RSU e le rispettive OO.SS. con la direzione aziendale Tiberina.

La trattativa si è sviluppata in due momenti, a dicembre l’azienda ha voluto erogare un acconto di 400 euro in modalità welfare, per usufruire delle agevolazioni fiscali, previste dal decreto aiuti, nonostante la FIOM rivendicasse la totalità del premio in un'unica soluzione.

Per ultimo si è definito il saldo del PDR per i lavoratori della TIBERINA dell’anno 2023, a seguito delle richieste del sindacato, si è riusciti a consolidare l’ammontare degli anni precedenti, procedendo così alla stesura dell’ipotesi d’accordo che è stato sottoposto al vaglio del voto dei lavoratori.

L'ipotesi di accordo è stato illustrato dalla RSU di Fim Fiom e Ugl in assemblea ai lavoratori, che l’hanno votato favorevolmente, la quasi totalità , il Pdr per l'anno 2023 prevede la possibilità di scegliere le modalità di erogazione:
1 opzione : 750 euro in busta paga + 650 euro di welfare;

2 opzione: 950 euro in busta paga + 400 euro in welfare.

La segretaria generale Fiom CGIL Basilicata Calamita Giorgia unitamente al delegato Gentile Donato ha sostenuto la necessità che il premio di produzione venisse erogato nella quasi totalità in busta paga, in alternativa la possibilità di accedere al sistema di welfare, in modo esclusivamente volontario da parte dei lavoratori, per non perdere l'incidenza su diversi istituti contrattuali a partire dalla previdenza, abbiamo raggiunto un buon risultato.

La Fiom CGIL Basilicata ritiene importante oggi riconoscere il premio ai lavoratori per garantire il recupero dell’inflazione, del caro vita e per riconoscere i tanti sacrifici che in questi ultimi anni stanno vivendo per le lunghe crisi nel settore.

La FIOM CGIL ha determinato il raggiungimento di questo accordo con la consapevolezza di voler migliorare le condizioni di vita, di salario e di lavoro dei lavoratori, così come abbiamo fatto firmando e sostenendo l’accordo sulla stabilizzazione dei lavoratori in somministrazione.

Non permetteremo che la fase così delicata e di crisi industriale ed economica, venga utilizzata e scaricata sui lavoratori chiedendo loro, massime flessibilità ,sacrifici che si traducono spesso in cancellazione dei diritti senza alcuna certezza occupazionale.

Chiediamo pertanto alle istituzioni locali di aprire un confronto, sull'area industriale di Melfi per frenare un processo di deindustrializzazione già avviato che porterà a disastri occupazionali, bisogna prevedere nuove politiche industriali che mettano al centro l’automotive, investimenti e la tenuta occupazionale.

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La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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