La settimana scorsa si è tenuta a Torino una riunione unitaria FIM, FIOM e UILM (coordinatori nazionali, strutture territoriali e delegati di tutti gli stabilimenti del Gruppo) per una valutazione sulla situazione che sta attraversando la Oerlikon Graziano ed assumere, di conseguenza, un orientamento sul da farsi.
Dalla riunione è emersa tutta la preoccupazione per la crisi che condiziona da tempo le attività del Gruppo, caratterizzata da andamenti sfavorevoli di significativi mercati di riferimento e da una persistente assenza di una politica dei necessari investimenti. La delicatezza della situazione è attestata anche dagli importanti avvicendamenti nel management, a cominciare dalla nomina del nuovo amministratore delegato avvenuta nel dicembre scorso, e dalla revisione del progetto di riorganizzazione annunciata agli inizi dello stesso mese.
Nel corso di questi anni segnati dalla crisi il Coordinamento unitario ha sempre perseguito l'obiettivo di tutelare i livelli occupazionali, evitare ulteriori chiusure di stabilimenti, migliorare le condizioni di lavoro e di reddito, anche attraverso l'integrativo di Gruppo. Da ultimo, con l'accordo del dicembre 2015, si è raggiunto l'obiettivo di azzerare il ricorso alla Cassa Integrazione ordinaria entro la prima metà del 2016 in tutti gli stabilimenti.
Ma è del tutto evidente che è giunto il tempo delle soluzioni di prospettiva, le quali dipenderanno dal piano industriale che il Gruppo dovrà determinare.
Il Coordinamento unitario FIM, FIOM e UILM ribadisce quanto già ripetutamente espresso durante gli incontri avuti con l'amministratore delegato e con la direzione aziendale: è necessario che il confronto sul piano industriale avvenga prima di assumere soluzioni definitive, con l'ambizione di concorrere all'individuazione dei problemi da risolvere e delle opportune soluzioni agli stessi. Per questo motivo chiede alla Direzione aziendale di predisporre i necessari elementi al fine di avviare il confronto già a settembre.
Inoltre, conferma che i presupposti per un confronto positivo su un piano industriale efficace risiedono nell'integrità degli attuali siti industriali, nella tutela dell'occupazione, in una strategia di investimenti in tecnologia capaci di superare i seri problemi di efficienza che caratterizzano l'attuale situazione e che determinano i veri problemi con i clienti.
Infine, il Coordinamento unitario FIM, FIOM e UILM ritiene necessario rendere periodici gli incontri tra direzione aziendale e RSU, in particolare laddove sono aperte procedure di mobilità, per rafforzare l'effettiva interlocuzione con l'Azienda. A tal proposito ritiene vadano superate le criticità legate alla gestione delle uscite, che non possono essere caratterizzate da opacità o da coercizione, ma devono avvenire ai sensi degli accordi sottoscritti sulla base della volontarietà dei lavoratori interessati.
Fim, Fiom, Uilm nazionali
Coordinamento Nazionale
Roma, 14 luglio 2016