Il disegno Legge di conversione del decreto Lavoro (Decreto Legge n. 48/2023), è stato approvato dal Senato e rimane in attesa di essere definitivamente convertito alla Camera entro il 3 luglio 2023.

Fino al 31 dicembre 2023 per il settore privato è prorogato il diritto per:

- i genitori di minori di anni 14, a condizione che il lavoro agile sia compatibile con le caratteristiche della prestazione e che l’altro genitore non sia beneficiario di ammortizzatori sociali o sia privo di occupazione;
- i lavoratori che in base all’accertamento del medico competente nell’ambito della sorveglianza sanitaria eccezionale (se pur l’obbligo risulta cessato il 31 luglio 2022), risultino maggiormente esposti a rischio contagio da Covid-19 in ragione dell’età o dell’immunodepressione derivante da patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o, da comorbilità (lavoratori fragili).

Anche in tale circostanza, il diritto è riconosciuto a condizione che il lavoro agile sia compatibile con la prestazione lavorativa.

Fino al 30 settembre 2023
viene riconosciuto il diritto al lavoro agile ai lavoratori affetti da gravi patologie croniche con scarso compenso clinico e particolari connotazione di gravità come specificatamente indicato dal Decreto 4 febbraio 2022, (lavoratori super fragili).

Per questi lavoratori il diritto non è condizionato rispetto alla compatibilità delle mansioni con il lavoro agile.

Infatti la norma stabilisce che il datore di lavoro debba assicurare lo svolgimento della prestazione in modalità agile anche attraverso l’adibizione a diversa mansione compresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come stabilito dai contratti collettivi di lavoro, senza alcuna decurtazione della retribuzione.

Fiom-Cgil nazionale

Roma, 28 giugno 2023

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